La sharing economy irrompe nell’automotive
Il caso BlaBlaCar
Oggi, il mondo delle auto, è community e viaggi condivisi. BlaBlaCar, che in pochi anni ha avuto una crescita improvvisa arrivando a 20 milioni di iscritti, consente ai guidatori di poter risparmiare condividendo la spesa di viaggio con i passeggeri iscritti alla community, e nel contempo di non viaggiare da solo.
La community è basata sulla fiducia, tanto che chi utilizza abitualmente BlaBlaCar è portato a ritenere di fidarsi dei membri della community. Il profilo completo di BlaBlaCar è rappresentato dall’acronimo D.R.E.A.M.S.: declared, rated, engaged, active, moderated e social. Tutto, si basa sui feedback che vengono dai componenti della community.
La comunicazione aziendale, così, tiene a rafforzare questo senso di fiducia nei confronti degli utenti, in modo da creare prima una conversazione attorno al brand, e poi da farli diventare brand ambassador, così che saranno loro i promotori del servizio.
A conferma di ciò, la Marketing Manager Italia di BlaBlaCar ha introdotto la novità dei BlaBlaHelpers all’interno del sito, saranno gli utenti più attivi a gestire i rapporti con la community per i dubbi sull’utilizzo del servizio.
“The member is the boss”, recita il claim di BlaBlaCar, l’azienda farà leva su questo per il posizionamento della brand identity: la community.